percorso da germanedo - rifugio stoppani

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Dislivello: -mt. 590
Tempo:
---2 ore
Difficoltà: agevole



ARRIVARE AL RIFUGIO DA GERMANEDO
PASSANDO PER IL SANTUARIO DELLA ROVINATA
E CAMPO DE BOI

In auto da Milano/Como

Percorriamo la SS36 in direzione Sondrio. Dopo aver superato la galleria del Monte Barro, prendiamo l’uscita “Manzoni, Valsassina” e procediamo in galleria fino all’uscita  “Lecco centro, Manzoni”.
Appena usciti dalla galleria ci troviamo in una rotonda, dove prendiamo la strada di destra (indicazione “pronto soccorso”) e procediamo sempre dritti sulla strada principale in salita, tenendo il torrente Bione sulla nostra destra. Attraversiamo il torrente, che resta così sulla nostra sinistra, ma solo per 100 metri circa; infatti dopo poco incontriamo un altro piccolo ponte che ci fa nuovamente tornare alla sinistra del torrente.
Procediamo ancora in salita su una strada stretta, fino a quando troviamo sulla nostra destra un piccolo parcheggio, ove lasciamo l’auto.

In auto da Colico

Percorriamo la SS36 verso Milano. Usciamo a "Lecco Centro".
Appena fuori dalla galleria ci troviamo in una rotonda dove giriamo a dx. Alla successiva rotonda giriamo a dx e alla terza rotonda (con monumento bianco al centro) giriamo a sx in corso Promessi Sposi. Proseguiamo dritti fino al secondo semaforo, ove giriamo a dx in via Monte Grappa. Procediamo quindi sempre dritti fino all'ospedale. Alla rotonda subito dopo l'ospedale giriamo a sx (indicazione “pronto soccorso”) e procediamo sempre dritti sulla strada principale in salita, tenendo il torrente Bione sulla nostra destra. Attraversiamo il torrente, che resta così sulla nostra sinistra, ma solo per 100 metri circa; infatti dopo poco incontriamo un altro piccolo ponte che ci fa nuovamente tornare alla sinistra del torrente. Procediamo ancora in salita su una strada stretta, fino a quando troviamo sulla nostra dx un piccolo parcheggio, ove lasciamo l’auto.

In auto da Lecco città

Ci Portiamo a Germanedo e raggiungiamo l’ospedale Manzoni. Imbocchiamo la strada che porta al pronto soccorso (indicazioni); ignoriamo  però la rampa in discesa di ingresso al pronto soccorso e procediamo sempre dritti sulla strada principale in salita, tenendo il torrente Bione sulla nostra destra.
Attraversiamo il torrente, che resta così sulla nostra sinistra, ma solo per 100 metri circa; infatti dopo poco incontriamo un altro piccolo ponte che ci fa nuovamente tornare alla sinistra del torrente.
Procediamo ancora in salita su una strada stretta, fino a quando troviamo sulla nostra destra un piccolo parcheggio, ove lasciamo l’auto.

Con i mezzi pubblici

arriviamo comodamente in treno alla stazione FS di Lecco. Da qui prendiamo il bus della linea 8 che ci porta a Germanedo. Scendiamo al capolinea. Troviamo sulla nostra destra il grande edificio dell’ospedale Manzoni.
Alla rotonda giriamo a sinistra e procediamo sempre dritti sulla strada principale in salita, tenendo il torrente Bione sulla nostra destra.
Attraversiamo il torrente, che resta così sulla nostra sinistra, ma solo per 100 metri circa; infatti dopo poco incontriamo un altro piccolo ponte che ci fa nuovamente tornare alla sinistra del torrente. Procediamo ancora in salita su una strada stretta, fino a quando troviamo sulla nostra destra un piccolo parcheggio, e poco dopo un ultimo ponticello.

Percorso

Siamo a mt.300. Ci incamminiamo attraversando il piccolo ponte subito dopo il parcheggio oltre il quale troviamo una croce in memoria dei caduti sul lavoro  e le indicazioni per la partenza di alcuni sentieri: a destra “Deviscio, Rif. Stoppani, Rif. Azzoni”, “Neguggio, Campo de Boi, Magnodeno”, a sinistra “Santuario Madonna della Rovinata”, “Crotto la Rovinata”, “Fontana Marietta”.
Ignorando la segnaletica Rif. Stoppani (che ci farebbe percorrere buona parte del cammino su strada carrozzabile fino a Campo de Boi), prendiamo la mulattiera acciottolata che sale ripida a sinistra verso il Santuario Madonna della Rovinata. Incontriamo lungo il percorso le 13 edicole della via crucis, restaurate grazie ai gentili contributi delle famiglie lecchesi - foto 1 e 2 .
Giunti in prossimità della XIII edicola, ci troviamo di fronte ad un bivio: sulla sinistra arriviamo al Santuario (non perdetevi l'occasione di ammirare il panorama che si gode dal piccolo sagrato, di bere un sorso dalla fontana, e magari di dire un'Ave Maria!) - foto 3 , mentre a destra la mulattiera prosegue verso il “Crotto la Rovinata”, che incontriamo subito dopo sulla nostra destra.
Procediamo e incontriamo un altro bivio: a destra “Neguggio”, a sinistra “Campo de Boi”, “Fontana Marietta”. Prendiamo il sentiero di sinistra. Camminando passiamo accanto ad alcune baite e possiamo ammirare  di fronte a noi il Pizzo d'Erna e l’inconfondibile “sega” del Resegone - foto 4.
Incontriamo sulla destra la Fontana Marietta restaurata nel 2000 dagli Alpini di Belledo.
Il sentiero prosegue in leggera pendenza finché, lasciata una recinzione di rete sulla sinistra arriviamo ad un bivio dove prendiamo a destra (indicazione “Campo de Boi, la Madonnina”) e iniziamo a salire in un bel bosco di castagni con moltissime piante di agrifoglio - foto 5. Procediamo sempre sul sentiero principale in salita  ignorando varie tracce di sentieri ciechi.
A quota mt.680 ci immettiamo su una carrozzabile pianeggiante: siamo arrivati all’agglomerato di case di Campo de Boi di fuori, dove c’è anche la piccola chiesetta di San Giovanni Battista del XVIIsec., con l’imponente campanile del XVIIIsec - foto 6. (E’ qui che arriveremmo lungo la strada carrozzabile seguendo alla partenza le indicazioni “Rif. Stoppani”).
Ci immettiamo nella carrozzabile verso sinistra. Passate alcune case, la strada ci presenta un grosso bivio senza indicazioni: prendiamo la decisa curva a destra in salita. Procediamo sulla carrozzabile fino a quando troviamo i cartelli “Resegone, Capanna Stoppani, Piani d’Erna, Piano Fieno, Rif. Alpinisti monzesi). Seguiamo l’indicazione e, dopo aver superato la Casa del Cippo (con un particolare tetto triangolare) prendiamo il sentierino che passa alla sinistra di un cancello. Dopo pochi metri alzando la testa vediamo la partenza della teleferica che arriva al Rifugio Stoppani. Guardando il punto di arrivo possiamo scorgere tra le conifere la nostra meta!
Il sentiero prosegue con alcuni ripidi tornanti, poi si fa pianeggiante con un ripidissimo dirupo sulla sinistra (attenzione! Il sentiero è stretto!).
A quota 820 incontriamo un bivio; a destra è indicato “Magnodeno”, ma noi scendiamo a sinistra. Procediamo ancora in un bel bosco di betulle e ignoriamo tutti i sentierini che si staccano sulla sinistra. Incontriamo nuovamente un bivio dove a destra si va al monte Magnodeno (cartello). Noi procediamo a sinistra.
Ci troviamo poi ad attraversare più volte dei torrentelli in alcuni casi con dei guadi in altri agevolati da bei ponticelli in legno - foto 7.
A quota mt.855 incontriamo la mulattiera acciottolata che arriva dalle baite di Costa. La prendiamo verso destra e subito dopo la lasciamo per seguire il sentiero che si stacca a sinistra. Costeggiamo alcune baite sulla destra e poi ci immergiamo in una macchia di conifere: Siamo arrivati al Rifugio Stoppani (mt. 890)! - foto 8

 
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